martedì 16 marzo 2010

Ecco la grande Famiglia ATER

Quando...non troppo lontano nei tempi....entrai nell'Azienda Territoriale dell'Edilizia Residenziale meglio nota come ATER feci la felicità di Mamma e Papà, finalmente il loro pargolo aveva messo la testa a posto, basta girovagare alla ricerca di fortuna privata, basta azzardi, meglio il classico "posto fisso" da Prima Repubblica, che non ti fa diventar ricco ma ti da da mangiare.
Una volta entrato potevo finalmente permettermi di sposarmi e tirar su famiglia, quale genitore non sarebbe felice di vedere il figlio primogenito sistemato, nessuno credo, certo io avevo altre aspirazioni, volevo cambiare il mondo, come del resto tutti vent'enni, ma tanto il mondo non si cambia , diceva una canzone, ed allora eccomi parte integrante del sistema.
L'Ater è veramente un viaggio dentro la "Prima Repubblica" un po come visitare a Berlino il Muro, come a Barcellona e visitare le periferie anni 80, un po come a Londra e passare a Carnaby Street, entrare dentro l'Ater da lavoratore privato valse lo stesso che vedere oggi alla Televisione "Drive In" o "Seoul 88" tutto mi sembrava, quando entrai, fuori dai tempi....
Il presidente era un avvocato del potere forte, il DG era un avvocato del potere forte, il dirigente non era un avvocato, ma sempre al potere forte apparteneva, la rappresentanza sindacale, come è ovvio, era legata al potere forte perfino il mio vicino di scrivania era uno legato al potere forte, eppure era un poveraccio come me.
Entrato pensai "non sono riuscito a cambiare il mondo almeno lavorerò così sodo che cambierò il mio di mondo" con il tempo ho capito che la montagna non è scalabile da sola, ma hai bisogno di compagni vicini, e i compagni...nel vero senso della parola..., non esistono più, per cui che vuoi combattere una guerra da solo, non riesci neanche a combattere una battaglia figuriamoci una guerra, per cui arreso, questo blog rimane l'unica piccola arma per far sentire la mia piccola voce, di lottare almeno, pur sapendo che vincere non solo non è possibile, ma è anche e soprattutto proibito , già immagino le durissime reprimenda che mi potrei beccare..in pieno stile "soviet"(appunto per tornare agli anni 80)..se qualcuno legato ai poteri forti(cioè tutti all'Ater) dovesse imbattersi in questo mio diario..perchè si cari amici..all'Ater oltre quelli "legati" ci sono anche le spie, coloro che girano per la rete, e spifferano ai 4 venti qualsiasi tipo di notizia legata alla disinformazione, roba da 007 virtuali, per cui acqua in bocca a chiunque mi leggesse, almeno riuscirò a mantere questa voce viva...questo è solo il preambolo, cerco di mantenre viva questa memoria, al fine anche di ricorcarmi tutte le nefandezze che vedrò in futuro....per ora chi vivrà(ma chi lo farà veramente) vedrà

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